Argomento Progettazione e realizzazione di percorsi riabilitativi del cane affetto da patologie del comportamento in cooperazione con il Medico Veterinario esperto in Medicina del Comportamento. |
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Partenza Corso Marzo 2013 |
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Luogo di Svolgimento Centro Polifunzionale di Emergenza C.R.I. – Via Clerici, 5 – Bresso (MI) |
Prossimamente saranno pubblicate tutte le informazioni in modo dettagliato:
Il programma; la quota di partecipazione; le modalità di iscrizione.
Obiettivi
Obiettivo del Corso è formare istruttori Riabilitatori SISCA (di seguito IRS) in grado di operare con professionalità e in sinergia con il Medico Veterinario esperto in Medicina del Comportamento (di seguito DVMC) nei vari ambiti della consulenza relazionale e riabilitativa del cane. Le attività formative presentate sono finalizzate all'acquisizione delle conoscenze e delle abilità pratiche per la riabilitazione del cane considerato parte integrante del sistema famiglia. Inoltre, saranno forniti strumenti volti alla nascita di una cooperazione continua, fattiva ed efficace tra IRC e DVMC. Lezioni frontali e laboratori si alterneranno durante i moduli del Corso così da fornire agli allievi competenze di tipo teorico-applicativo.
Destinatari
Il Corso è rivolto a Educatori Cinofili, Istruttori Cinofili, Medici Veterinari Esperti in Medicina del Comportamento e Medici Veterinari Generalisti che si occupano di medicina del comportamento per approfondire conoscenze e acquisire competenze legate alla riabilitazione del cane affetto da malattie del comportamento.
Contenuti
SISCA (Società Italiana di Scienze del Comportamento Animale) segue il modello psicopatologico francese, creato dal Medico Veterinario comportamentalista P. Pageat, che contrapponendosi alla scuola behaviorista, favorisce la visione psichiatrica del disturbo comportamentale. Tuttavia per quanto riguarda la cosiddetta "Terapia Comportamentale", SISCA ha intrapreso un percorso che, prendendo a modello di riferimento la zooantropologia del Dott. R. Marchesini e spunto dalle recenti scoperte in ambito neurobiologico, l'ha portata a definire l'intervento terapeutico di tipo cognitivo – relazionale. Infatti, già dagli anni '60, gli studiosi hanno iniziato ad ammettere l'esistenza negli animali di un mondo interno caratterizzato da funzioni logiche, dalle memorie, dalle emozioni, dall'arousal, dalle rappresentazioni, dalle metacognizioni e così via. La visione mentalistica prende corpo da un insieme di fattori non strettamente connessi a performance riferibili alle cosiddette funzioni intellettive superiori, come la coscienza, ma anche ai processi più elementari di esperienza e apprendimento. Secondo l'approccio cognitivo relazionale il paziente, attraverso l'apprendimento, crea rappresentazioni che non producono automatismi, ma arricchiscono la struttura comportamentale dotandola di nuovi strumenti di conoscenza allargando il fronte esperienziale. Pertanto parlare di apprendimento attraverso l'approccio cognitivo - relazionale significa guardare all'apprendimento in modo profondamente diverso rispetto al modello fino a ora utilizzato. L'obiettivo dell'intervento terapeutico è di tipo relazionale - sistemico: un progetto di crescita, d'incontro e valorizzazione della partnership che è mirato e tarato sul sistema famiglia e non sul cane. Non è il cane che deve saper fare o non fare qualcosa ma è il sistema che deve essere in grado di vivere le proprie interazioni sociali e individuali nei diversi contesti dove è chiamato ad adoperarsi.
I° Corso Irs: siamo partiti!
Bresso, V modulo, luglio 2013 I° Corso Istruttori Riabilitatori SIACr-A
Scopri cosa sta succedendo...
Il DVMC e l' IRS La Visita Comportamentale.Definire ogni punto del rapporto con il sistema famiglia, dal punto di vista della comunicazione, dei ruoli di veterinario comportamentalista e istruttore cinofilo, delle dinamiche di collaborazione fra le diverse figure, degli strumenti utilizzabili da parte dell’istruttore e della strutturazione del setting.